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La sigaretta elettronica è costituita da:

• Un vaporizzatore personale (atomizzatore)
• Una batteria ricaricabile fissa o a voltaggio variabile


Vapore
Quando l’utilizzatore aspira attraverso il drip-tip (inalatore), il flusso d’aria viene individuato da un sensore che attiva un vaporizzatore (atomizzatore o cartomizzatore) che agisce sulla soluzione liquida contenuta in un tank (serbatoio) attraverso un coil head (resistenza). Il vaporizzatore puo’ anche essere attivato manualmente tramite un interuttore. Il vapore ha diverse caratteristiche come densità, forza aromatica, calore, capacità di restituire il colpo in gola (hit) che dipendono dalla proporzione di glicole e glicerina e dalle caratteristiche della sigaretta elettronica in uso.

L'atomizzatore/cartomizzatore
In commercio esistono molte varianti di Atomizzatori/Cartomizzatori rigenerabili e non, con wick (resistenze) esposte o nascoste nel cilindro centrale. Il tank ,ovvero il corpo dell' hardware, ha una capienza minima di 1-1.5 ml, ha un attacco 510 ego e il tip può essere 510 o 810, ovvero di dimensioni contenute, utile per il tiro di guancia, e di dimensioni maggiori più adatte al tiro di polmone. L’atomizzatore, per mezzo della resistenza, riscalda il liquido contenuto nella cartuccia creando una sospensione gassosa o nebbia colloidale, che trasporta le sostanze del liquido, lasciandole inalterate grazie all’assenza di combustione. Gli atomizzatori si possono classificare in due grandi categorie (ne esistono altre ma per semplicità ne consideriamo solo due macro): quelli per il tiro di guancia e quelli per il tiro di polmone. Nel primo caso abbiamo atomizzatori che presentano un grande contrasto al passaggio dell'aria, in modo tale da simulare la sigaretta tradizionale, e per questo l'uso delle guance è sufficiente a creare la depressione necessaria per prendere una boccata di vapore. Gli atomizzatori di polmone invece sono caratterizzati da un air flow abbondante che richiede l'uso del diaframma per prendere una boccata di vapore, in modo analogo all'utilizzo del narghilè.


Liquido
Il liquido può essere acquistato premiscelato con aromi a scelta e nicotina in concentrazione variabile od eventualmente assente. Si possono anche acquistare separatamente i componenti base (glicole propilenico, glicerolo, soluzione con nicotina ed aromi) da miscelare in concentrazioni variabili in base al proprio gusto ed alla propria esigenza di nicotina.
L’effetto fumo della sospensione è conferito principalmente dal glicerolo ed in minima parte dal glicole propilenico, ma il cosiddetto “colpo in gola” o “hit” tipico della aspirazione della sigaretta tradizionale è fornito in parte dal glicole propilenico e maggiormente dalla nicotina ed è proporzionale alla concentrazione di questa nel liquido. Un liquido realizzato con una base 70-30 rispettivamente di glicerina vegetale e glicole propilenico avrà un vapore più denso rispetto ad una base 50-50.


Batterie
La maggior parte dei vaporizzatori utilizza una batteria agli ioni di litio ricaricabile per fornire energia alla resistenza. Al suo interno è presente un sensore meccanico che rileva la differenza di pressione che si verifica durante l’aspirazione da parte del fumatore. Questo sensore agisce da interruttore che attiva elettricamente la batteria e gli permette di fornire energia al vaporizzatore per il suo funzionamento. Molte delle nuove pod mod usano questo meccanismo di attivazione. Esiste anche la versione manuale della batteria che non dispone di sensore interno, ma di un piccolo tasto esterno che permette di attivarla manualmente al momento dell’aspirazione o qualche istante prima se si desidera un fumo più denso per un maggior appagamento.
Le batterie sono disponibili in differenti voltaggi e la densità del vapore prodotto è direttamente proporzionale al voltaggio stesso. Esistono infatti modelli di sigaretta elettronica dotati di circuito a voltaggio variabile. Questo permette alla batteria di erogare maggiore potenza al vaporizzatore che produce quindi un fumo ancora più denso ed appagante, posto che la resisteza montata sia in grado di gestire livelli di potenza relativamente alti. Questi sistemi, soprattuto se usati con atomizzatori rigenerabili, sono associati ad una maggiore complessità (quindi adatti ad utenti più esperti) e ad una resa migliore, come un hit più marcato o una più forte restituzione aromatica.